3.26.2012

4.15 A Short Story About Love - Recap

A volte, per continuare a farsi trasportare dall’immaginazione e rimanere innamorati, bisogna socchiudere un po’ gli occhi. Come quando si guarda in controluce. Come d’estate, sonnolenti e abbagliati dal sole, si intravedono figure sfocate e ci si lascia andare al profumo del mare.
Fringe è fantasia pura, senza troppe pretese di essere scientificamente corretto. E’ la scusa per raccontare la meravigliosa storia di un padre e un figlio, di un uomo e una donna.

E dopo l’incredibile, emozionante, sorprendente ritorno di Peter in 4.04 Subject 9 ecco un’altro episodio che sarebbe potuto essere più che degnamente conclusivo della serie. Sì, lo so, non è normale augurarsi che qualcosa che ami finisca ma preferisco una bella conclusione a una cocente delusione...

Vuoi per la lunga pausa di un mese, vuoi per la crescente aspettativa pre-air in cui la collaborazione tra Fox e la Twitter Campaign di MoreThanOneOfEverything.net ha permesso di far diventare #WhereYouBelong TT mondiale per almeno 50 minuti, A Short Story About Love è stato uno dei più emozionanti episodi della stagione somma della prova di recitazione di tutti gli attori, della colonna sonora, dell’ottima regia dell’autore J.H. Wyman, per la prima volta dall’inizio della serie anche dietro la macchina da presa.
Fringe A Short Story About Love White tulip


Le relazioni
Un malinconico vaso di tulipani bianchi col capo reclinato come quello di Olivia che aspetta Nina: mentre il rapporto tra una ‘madre’ e una ‘figlia’ sta letteralmente svanendo, quello tra un ‘padre’ e un ‘figlio’ si sta ri-saldando.

Olivia+Nina
“I don’t wanna feel like this anymore.”
Olivia, che aveva rinunciato alla possibilità di innamorarsi, sta praticamente vivendo l’esperienza dell’amore per la prima volta. Un amore doloroso e non ricambiato da cui vorrebbe fuggire e cancellarne il ricordo per tornare alla sua vita precedente.
Rivedersi nella vita di una delle vittime le farà accettare questa nuova ‘versione migliore di sè stessa’, dandosi la possibilità di cambiare, lasciando per una volta che le cose vadano come devono.

“How long do we have?”
L’addio tra la ‘vecchia’ Olivia e Nina è davvero commovente: la donna che l’ha cresciuta come una madre accetta infine di lasciarla andare alla ricerca della propria felicità, a costo di perderla.
Sniff, sniff... Sob, sob...

Walter+Peter
"Na einai kalitero anthropo apo ton patera tou" (Iliade, Libro VI)
Walter, che riconosce a Peter di essere un uomo migliore di lui per aver scelto di lasciar andare Olivia permettendole di vivere la sua vita, è definivamente tornato ad essere suo padre. E Peter suo figlio. E da un intenso scambio di sguardi sembra che l’abbiano capito anche loro, almeno inconsciamente...
Fringe A Short Story About Love Walter Peter
Polivia
Askdkfkdf!!!
(vedi sotto)

La trama
A dimostrazione che, senza un vero sentimento, la scienza non basta per reggere un racconto (o una relazione), i feromoni cruentemente distillati dal ‘Freak Of The Week' uscito direttamente dalle pagine di Suskind per creare ‘una pozione d’amore’, ingannano le sue vittime per pochi istanti.

La cattura dell’evil di turno è particolarmente semplice rispetto agli standard di Fringe ma si conclude con una delle frasi più creepy dell’intero show. L’uomo in arresto dice a Oliva che tutti dovrebbero avere la possibilità di provare, come lo sta provando lei, l’amore: “I can smell that you’re in love”.
Brrrr...

Parallelamente alla caccia del killer puramente utile alla meccanica del nostro ‘piccolo racconto sull’amore’, c’è quella al tesoro organizzata da September per Peter che, se l’episodio non fosse totalmente permeato da una vena di tristezza, farebbe sorridere, specie nella verdastra e desolante residenza dell’Osservatore e della vista dell’armadio pieno di cappelli.

Anche il ritrovamento del Beacon (ecco che ricompare per la terza volta) da parte di Peter, che permette a September di ritornare nell’Universo che gli altri Osservatori gli ‘hanno nascosto’, è relativamente facile. Ma per una volta Peter dimentica tutte le risposte che vorrebbe avere e chiede solo aiuto per tornare a casa.

“You've been home all long”
La poco scientifica teoria dello scienziato del futuro è sempre stata sotto gli occhi di tutti, invisibile solo al nostro troppo coinvolto genio: la sua cancellazione non è stata completa perchè le persone che lo amano non l’hanno voluto lasciar andare. E lui loro.

September: “I believe you call it love"
Pausa ad effetto.


...
Peter: “And Olivia?”
September: “She is your Olivia.”

...
La faccia di Peter: Ohhh! Ahhhh! Già!
Tadaaaaa! Hallelujah, genius!
Fringe A Short Story About Love Joshua Jackson

L’incontro finale tra la tanto bella quanto triste Olivia e l’affascinante Peter (avvolto nell’inseparabile peacot) va ben oltre le mie capacità narrative.
Gasp! What a thrill!

E per i meno romantici di me: dai, non lasciatevi sconfortare! Settimana prossima tornano gli “aculei”. E se non sapete di che cavolo sto parlando, andatevi a rivedere 1.13 The Transformation, o leggetevi il recap!

Le domande
Perchè gli altri Osservatori ostacolano September? Perchè September è l’unico tra gli Osservatori a credere nell’importanza della relazione tra Peter e Olivia? Perchè “the boy is important”? E a questo punto: chi è il “boy” di cui parla September, Peter o il possibile figlio della relazione con Olivia?

Sometimes we need to to screw up the eyes and let the imagination run wild. As you’re looking against the light. As in summer, dazzled by the sun, you’re seeing blurry shapes and let you carry away by the sea scent.
Fringe is pure fantasy without any scientific base. An opportunity to tell a wonderful story about a father and his son, about a man and a woman.

After Peter’s amazing return in Subject 9, this could been another amazing ending of this amazing series.

4.15 A Short Story About Love has been one of the most emotional episodes of the entire season. It is the result of players skill, an accurate soundtrack and perfect direction by the author J.H. Wyman, for the first time behind the Fringe camera.

Relationships.
While the emotional ties between a ‘mother’ and her daughter is vanishing, between a ‘father’ and his son are consolidating.

Olivia+Nina
“I don’t wanna feel like this anymore.”
Olivia is in love for the first time. A painful and not returned love from which she'd like to escape to come back to her previous life. Reflecting herself in a victim, she will accept this new her 'better version', giving herself the chance to change.

“How long do we have?”
The goodbye between the ‘old Olivia’ and Nina is so moving. The woman who grown up Olivia like a mother is ready to let her looking for her own life.
Sniff, sniff... Sob, sob...

Walter+Peter
"Na einai kalitero anthropo apo ton patera tou" (Iliade, Libro VI)
Walter, who finds in Peter a better man than him, is finally his father again. And Peter his son.

Polivia
Askdkfkdf!!!
(see below)

The storyline
The science can't be the only ingredient for a good story. So the pheromons, distilled by the "Freak of the Week” escaped from Suskind book, deceives the victims only for an istant.

His capture is really easy but ends with one of the most creepy sentences of the entire show. The man under arrest says to Olivia that everyone have to fall in love once in life, like she is: “I can smell that you’re in love”.
Brrrr...

In line with the manhunt, useful only to the dynamics of our ‘short story about love’, there’s the treasure hunt arranged by September for Peter.
Also the Beacon’s finding, who permits to the Observer to come back in the Universe, is quite simple. In return Peter 'just' asks help to go home.

September: “I believe you call it love"
...


...
Peter: “And Olivia?”
September: “She is your Olivia.”


...
Peter’ expression: Ohhh! Ahhhh! Yes!
Tadaaaaa! Hallelujah, genius!

The reunion between an as lovely as sad Olivia and a charming Peter with his peacot is over my skills.
Gasp! What a thrill!

The Questions.
Why the Observers try to frustrate September plans? Why September believes in the relationship between Peter and Olivia? Who’s the 'important boy'? Just Peter or the Polivia legacy?